Un killer sconvolge la quiete della cittadina inglese di Chilford, nell’Essex; si tratta di un feroce assassino che non solo uccide, ma mutila senza apparente ragione i corpi delle sue vittime. Chiamato ad aiutare l’ispettore Lestrade di Scotland Yard che brancola nel buio, Sherlock Holmes e il suo fido amico dottor Watson giungono sul posto proprio nel momento in cui accade l’ennesimo efferato omicidio. Con l’impareggiabile acume abduttivo che contraddistingue il segugio inglese, il fedele Watson ci racconta questa sua nuova cronaca, richiestagli a gran voce dall’editore dello Strand Magazine, che non solo ci rivela i misteri che si celano dietro queste brutali morti, ma anche le implicazioni di una cospirazione agli alti vertici del governo inglese dell’epoca vittoriana.
Quattro omicidi in quattro giorni. Mai Sherlock Holmes si era dovuto confrontare con un assassino così violento e calcolatore! Naturalmente il movente c’è, e Holmes non tarda ad individuarlo: una volta trovata la causa, ben presto viene svelata l’identità dell’assassino, soprattutto in una piccola comunità come Chilford. Se vogliamo, l’autore pecca proprio in questo. Avendo ambientato il dramma in una piccola cittadina, infatti, non c’è motivo di far avvenire i delitti in una sequenza così ravvicinata, restringendo la rosa dei possibili colpevoli… Questo incide sull’effettiva indagine di Holmes, che trova gli indizi e individua l’assassino senza doversi sforzare più di tanto! A parte questo, il romanzo è abbastanza fluido e la ricostruzione dei personaggi di Holmes e Watson è abbastanza buona. Certo, Watson indugia un po’ troppo nel conformismo vittoriano, oltre che in quello militare/cameratesco, e devo ammettere che si tratta di un’interpretazione del personaggio piuttosto fastidiosa che si trova solo in alcuni apocrifi, in quanto in realtà nel canone non è così marcata. Quello che trovo decisamente fuori luogo è l’introduzione al romanzo, la storia della lettera a Holmes e gli altri casi da non narrare: perché rivelare particolari di casi che poi non devono essere pubblicati, proprio a causa di questi particolari? Dire il peccato per non dire il peccatore a volte rivela proprio l’identità del peccatore…
Quattro omicidi in quattro giorni. Mai Sherlock Holmes si era dovuto confrontare con un assassino così violento e calcolatore! Naturalmente il movente c’è, e Holmes non tarda ad individuarlo: una volta trovata la causa, ben presto viene svelata l’identità dell’assassino, soprattutto in una piccola comunità come Chilford. Se vogliamo, l’autore pecca proprio in questo. Avendo ambientato il dramma in una piccola cittadina, infatti, non c’è motivo di far avvenire i delitti in una sequenza così ravvicinata, restringendo la rosa dei possibili colpevoli… Questo incide sull’effettiva indagine di Holmes, che trova gli indizi e individua l’assassino senza doversi sforzare più di tanto! A parte questo, il romanzo è abbastanza fluido e la ricostruzione dei personaggi di Holmes e Watson è abbastanza buona. Certo, Watson indugia un po’ troppo nel conformismo vittoriano, oltre che in quello militare/cameratesco, e devo ammettere che si tratta di un’interpretazione del personaggio piuttosto fastidiosa che si trova solo in alcuni apocrifi, in quanto in realtà nel canone non è così marcata. Quello che trovo decisamente fuori luogo è l’introduzione al romanzo, la storia della lettera a Holmes e gli altri casi da non narrare: perché rivelare particolari di casi che poi non devono essere pubblicati, proprio a causa di questi particolari? Dire il peccato per non dire il peccatore a volte rivela proprio l’identità del peccatore…
Ma dimenticando questa (pessima) introduzione e concentrandoci sul romanzo il giudizio resta incerto. Si sa che di fronte a un apocrifo si è sempre molto critici, ma tutto sommato questo merita una lettura. La trama ha spunti interessanti e i personaggi sono buoni: non sarà un capolavoro ma le ore passeranno piacevolmente.
Uscito nel 2005, è stato pubblicato in Italia per la prima volta da DelosBooks nel 2008. L’autore, Roger Jaynes, nel 2003 ha pubblicato A duel with the Devil, mentre nel 2008 ha pubblicato insieme a Emanuel E. Garcia e a Eddie Maguire Sherlock Holmes and the Three Poisoned Pawns, entrambi inediti in Italia.
Uscito nel 2005, è stato pubblicato in Italia per la prima volta da DelosBooks nel 2008. L’autore, Roger Jaynes, nel 2003 ha pubblicato A duel with the Devil, mentre nel 2008 ha pubblicato insieme a Emanuel E. Garcia e a Eddie Maguire Sherlock Holmes and the Three Poisoned Pawns, entrambi inediti in Italia.
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