giovedì 9 aprile 2015

Uno Studio in Rosso

Un cadavere viene ritrovato chiuso nello scompartimento di un treno alla stazione Victoria. Un messaggio criptato che richiama qualcosa di scarlatto appare negli annunci economici del Daily Telegraph, e una misteriosa organizzazione perde i suoi affiliati uno dopo l’altro, dopo che questi hanno ricevuto un biglietto con una macabra filastrocca. La vedova di uno dei membri, la signora Murphy, sottopone il caso all’attenzione di Sherlock Holmes, il quale dovrà ricorrere a tutto il suo intelletto per poter affrontare e sconfiggere un avversario scaltro e spietato…

 


Questo film del 1933 di Uno Studio in Rosso ha solo il titolo, per il resto si tratta di materiale originale, frutto degli sceneggiatori. In particolare di Reginald Owen, che ha fortemente desiderato interpretare Sherlock Holmes dopo essere stato Watson al fianco di Clive Brooks in Sherlock Holmes (divenendo così uno dei quattro attori che abbiano mai interpretato sia Holmes che Watson) da aver scritto il film praticamente da solo. Il risultato però non convince, ne' come trama ne' come interpretazione. Owen disegna, infatti, un Holmes troppo sicuro di se, con un mezzo sorriso sempre stampato in faccia. Fisicamente, poi, è decisamente inadatto. Purtroppo anche il Watson che lo affianca non lascia il segno, anzi è sciocco come il peggior Watson di Nigel Bruce.


Se analizziamo la trama, poi, ci troviamo di fronte a una organizzazione criminale, l’Anello Scarlatto, che elimina alcuni dei suoi stessi membri, lasciando biglietti sulla falsariga di 10 piccoli indiani di Agatha Christie (che verrà pubblicato solo nel 1939!). I primi vengono assassinati senza alcun motivo apparente, mentre le ultime aspiranti vittime vengono prese di mira perché dovrebbero lasciare 200.000 sterline di assicurazione sulla vita. Un plot che sulla carta potrebbe anche funzionare, ma il film risulta confuso e ridondante, per niente lineare e, soprattutto, non certo un film di Sherlock Holmes. Non si spiega, poi, perché Holmes e Watson abitino al 221A di Baker Street…
Di questo film non risultano trasmissioni su reti italiane, l'unico modo per vederlo è recuperarlo in DVD in lingua originale.


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