domenica 25 gennaio 2015

Sherlock Holmes e l'avventura del Carro di Tespi

Il viceministro Mc Pherson, delegato all'Home Rule, è stato assassinato e l'ombra del sospetto cade sui Feniani. Un terribile scontro politico è quello che si profila, se non verrà fatta piena luce sull'omicidio, e in fretta. Per risolvere questo enigma, Sherlock Holmes dovrà ricorrere alla collaborazione del Bardo immortale, nientemeno che William Shakespeare, vestendo i panni del principe di Danimarca, Amleto.






Un delitto in piena notte, in un vicolo semibuio e sotto la pioggia scrosciante. Niente di nuovo, se non fosse che la vittima è un viceministro, e che i principali sospettati potrebbero presto essere i Feniani, vale a dire i rivoluzionari irlandesi. Ovviamente tutto ciò potrebbe creare un clima di tensione politica al limite del sostenibile: il caso è della massima delicatezza e viene affidato nelle sapienti mani di Sherlock Holmes, il quale non esiterà a ricorrere a una rappresentazione teatrale, allestita nello studio del defunto viceministro, per riuscire a smascherare il colpevole.
Tutti conoscono l'abilità narrativa di Enrico Solito, la bravura nel ricreare lo spirito dei racconti canonici e nell'elaborare trame intriganti. Detto ciò, mi permetto di fare un piccolo appunto: mi è sembrato piuttosto eccessivo l'allestimento di una rappresentazione teatrale in casa del defunto, fatto apposta per la giovane vedova, il segretario e la servitù. Quale vedova (da un giorno) avrebbe mai acconsentito a una cosa simile? Immaginiamo la casa del viceministro, com'è logico presa d'assalto (o quasi) da persone più o meno altolocate allo scopo di porgere le proprie condoglianze alla vedova: non vedo in alcun modo come si poteva allestire uno spettacolo, a maggior ragione dovendo ottenere il consenso da una vedova... Mi sembra una forzatura eccessiva, dettata sicuramente dallo scopo di smascherare il colpevole, ma in questo caso il fine non giustifica i mezzi. Una stonatura in uno spartito comunque eccellente, come di consueto quando leggiamo un apocrifo di Solito.
Il carro di Tespi del titolo fa riferimento a un vero e proprio teatro mobile, usato da compagnie di attori nell'Italia di fine '800.
Questo apocrifo del 2013 è disponibile come numero 4 della collana di ebook Sherlockiana (Delos Digital, 2013).

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