Si tratta di un apocrifo di uno sconosciuto autore russo, che si cela dietro lo pseudonimo K.V.V., pubblicato in Italia sulla Domenica del Corriere n. 22 del 28 maggio 1905, quindi contemporaneo a Conan Doyle. Questo conferma non solo che la produzione di apocrifi è iniziata già durante la pubblicazione del Canone, ma anche che la notorietà di Sherlock Holmes già all'epoca era enorme, se era giunta fino in Russia.
Il racconto inizia a casa del dottor Watson, con Holmes che piomba a tarda sera per proporre un viaggio in Russia per risolvere un problema non meglio specificato. Durante il viaggio si accenna al professor Moriarty, che "vive e soggiorna a Pietroburgo dopo essere stato sconfitto in Inghilterra". Questo ci fa collocare l'ambientazione dopo La Casa Vuota, pubblicato nel 1903 e datato 1894.
Durante il viaggio avviene un curioso episodio riguardante una donna misteriosa, che Holmes si convince essere in pericolo e decide di proteggere: la realtà è che Holmes è stato fuorviato da alcune sostanziali differenze tra l'Inghilterra e la Russia, per cui si rivela essere tutto un clamoroso equivoco. Holmes ne prende mestamente atto e i due proseguono nella loro missione originaria, anche se in realtà non sapremo mai quale problema abbia risolto Holmes in Russia, Watson non ne parla per questioni di importanza internazionale.
Il racconto in sé non è memorabile, é una parodia che non punge, ma va archiviato per l'importanza storica. La prima pubblicazione risale al 1905, da segnalare la ristampa su Sherlock Magazine n. 4 (DelosBooks, 2005).
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