giovedì 26 novembre 2020

Sherlock Holmes e il mistero di Dante Alighieri

Cos'è che accomuna Dante Alighieri a Sherlock Holmes, oltre all'inconfondibile silhouette? Cosa unisce due personaggi così distanti nel tempo e nella personalità? E soprattutto: che tipo di interesse potrebbe mai suscitare, oltre a quello puramente letterario, l'opera del sommo poeta fiorentino nel freddo e calcolatore segugio londinese? Un grande e terribile segreto forse sta per essere svelato, più di settecento anni dopo, attraverso un viaggio in compagnia di Dante Gabriel Rossetti e Alessandro D'Ancona, in un salotto di Baker Street, a un incredulo dottor Watson!



Un brevissimo racconto, di poche pagine, in cui metaforicamente si incontrano Dante Alighieri e Sherlock Holmes. Quest'ultimo infatti racconta a uno stupefatto Watson una terrificante verità, frutto di alcune deduzioni, riguardante il grande poeta italiano e la Beatrice protagonista di alcune tra le più famose opere di Dante. L'indagine, se così vogliamo chiamarla, parte dall'incontro tra Holmes e Alessandro D'Ancona, docente di letteratura italiana all'Università di Pisa e curatore di alcune edizioni delle opere di Dante. In seguito ad alcune discussioni riguardanti la Vita Nuova, e memore della storia del pittore e poeta Dante Gabriel Rossetti (conosciuto anni prima da Holmes) e della sua sfortunata moglie, il detective formula una sorprendente teoria riguardante Beatrice.

L'apocrifo è opera di Fabio Camilletti, grande appassionato di Dante Alighieri, Dante Gabriel Rossetti e Sherlock Holmes e, a detta di chi l'ha conosciuto, capace di trovare ogni possibile punto di contatto tra i tre! Questo piccolo gioiello è stato pubblicato su The Strand Magazine n. 8 (1999). Compare nelle raccolte di racconti I nuovi casi di Sherlock Holmes (Il club di Sherlock Holmes n. 1 - Solid Books, 2001) e I nuovi casi di Sherlock Holmes (Tutti i capolavori di Conan Doyle - Fabbri Editori, 2003).

Nessun commento:

Posta un commento