giovedì 8 ottobre 2015

30 Duke Street

Londra, agosto 1911. Sherlock Holmes torna a Londra dal suo ritiro nel Sussex per far visita al vecchio amico Alfred Dunhill, un tempo uno degli Irregolari al servizio dell’investigatore, ora proprietario di un negozio ben avviato di articoli per fumatori, che vanta illustri clienti quali Winston Churchill, re Edoardo VIII e naturalmente lo stesso Holmes. Dunhill ha un problema da sottoporre al suo vecchio maestro, ma non è l’unico motivo ad aver spinto Holmes a lasciare momentaneamente il suo ritiro: Mycroft ha bisogno di Sherlock per “salvare la nazione”. Sono anni tumultuosi, nonostante la facciata non corre buon sangue tra l’Inghilterra e la Germania, l’ombra di una guerra si profila ineluttabile e Sherlock Holmes è chiamato a mettere il suo ingegno al servizio dell’Inghilterra…


La genesi di questo apocrifo, datato 1987, ad opera di un misterioso John R. Watson (dietro cui si cela il giornalista Gianni Rizzoni) è di per sé affascinante. Scritto per celebrare il centenario del detective, pubblicato da Rosa & Nero in contemporanea all’Agenda Sherlockiana, a Ucciderò Sherlock Holmes (autobiografia di Sir Arthur Conan Doyle) e all’Album del Centenario di Allen Eyles, è stato al centro di un “concorso” per scoprire l’epilogo voluto dall’autore. In una prima pubblicazione di sole 450 copie inviate a persone selezionate, infatti, mancava il finale: toccava al destinatario cercare proporre una soluzione plausibile, magari avvicinandosi a quella “originale”.
Ma al di là di tutto quello che interessa davvero è se si tratta di un buon apocrifo o meno. Bene, questo è senza dubbio un apocrifo ben riuscito, degno di figurare nella vostra libreria. Realtà storica e finzione si mescolano alla perfezione, Holmes e Watson sono perfettamente inquadrati e non sfigurano confrontati agli “originali”, e i due incontrano perfino Sir Arthur Conan Doyle e Winston Churchill. La trama è perfettamente incastrata nel Canone, e fa da prologo all’Ultimo saluto. Ottimi i dialoghi, e c’è anche un riferimento a L’uomo che mangiava le Fisherman’s, racconto apocrifo dello stesso Rizzoni. Nel 2012 il romanzo è stato ristampato da Metamorfosi Editore ed è disponibile anche in formato ebook.

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