martedì 20 ottobre 2015

Il misteriso caso del banchiere Fertonani

Sotto il Ponte dei Frati Neri, a Londra, è stato trovato impiccato Antonio Fertonani, un noto banchiere italiano, influente negli ambienti politici europei. A prima vista sembrerebbe un suicidio, ma in realtà dietro c’è un complesso complotto politico. Nelle tasche del banchiere, infatti, sono stati trovati dodici sassolini bianchi: un messaggio criptico destinato a persone influenti. Holmes decide di indagare, recandosi di notte assieme a Watson sotto il Ponte dei Frati Neri, ma viene ferito a una spalla da un proiettile, e solo l’intervento dell’amico lo salva da altri colpi che potrebbero essere mortali. Grazie all'intraprendenza dei suoi giovani Irregolari e alla collaborazione del fratello Mycroft, la rete verrà tesa sui colpevoli…


Dietro la finzione si cela un triste episodio, realmente accaduto nel 1982, vale a dire il ritrovamento del corpo di Roberto Calvi (banchiere italiano), impiccato sotto il Ponte dei Frati Neri. Dopo una iniziale sentenza di suicidio, successivamente prese vigore l’idea dell’omicidio. Da questo fatto di cronaca l’autore prende spunto ed ecco il banchiere italiano Fertonani che viene ritrovato impiccato sotto il Ponte dei Frati Neri, vittima di un complotto ordito da oscuri affaristi con interessi criminosi. Holmes indaga, viene ferito a una spalla ma non demorde e scopre la verità. Non manca l’ennesima disquisizione sulla musica rinascimentale (ormai un clichè…) e la cena in un ristorante italiano. Holmes e Watson sono abbastanza canonici, l’uno non è troppo saccente e l’altro non è così stupido. Tutto sommato si tratta di una buona storia apocrifa, certamente particolare per l’inquietante parallelismo col fatto di cronaca e ben strutturata.
Apparso per la prima volta in Sherlock Holmes e il banchiere italiano ucciso a Londra sotto il Ponte dei Frati Neri (Liber Internazionale, 1995), è stato ristampato nel volume Il caso delle tre sorelle della serie Sherlock Holmes & Co. (Fabbri Editori, 2003).

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