Sherlock Holmes è mai stato in italia? Le sue stupefacenti qualità investigative erano reali? Chi era in realtà, e che fine ha fatto il terribile Jack lo Squartatore? È possibile che, pur essendo vissuti nello stesso periodo storico e nella stessa città, il brillante detective non abbia mai dato la caccia al più famoso serial killer della capitale britannica di fine ’800? Le risposte a tali domande vengono narrate in questo libro che descrive l’incredibile inseguimento a Jack lo Squartatore da parte di Sherlock Holmes e del fido Dottor Watson, che partendo da Londra e passando per il Carnevale di Venezia, li condurrà in terra toscana, nell’unica, paradossale e rocambolesca avventura italiana del più famoso investigatore privato del mondo.
Londra, 1890. Jack lo Squartatore continua a tenere nel sacco l’intera polizia metropolitana, mentre la popolazione a gran voce chiede l’intervento del più grande investigatore del mondo, solo che in realtà Sherlock Holmes non è nient’altro che un imbroglione alcolizzato, e il Dr. Watson ha inventato tutte le avventure che lo hanno reso celebre (notate niente di già visto?). Non solo: ogni volta che Holmes pronuncia l’odiosa quanto celeberrima frase «Elementare, Watson!» il buon dottore prova un dolore lancinante a un testicolo, e in tutta risposta lancia una pallina di piombo con ferocia all’indirizzo della testa del detective… In tutto ciò l’ispettore Lestrade non è affatto sciocco come si potrebbe pensare, ed è al corrente della verità sul duo ma tace per amicizia, e perché comunque la cosa volge a proprio vantaggio. Ma l’ispettore non è l’unico ad aver intuito la verità: anche lo Squartatore sa bene che Holmes è un incapace, e lo ha sfidato con una lettera. L’investigatore, punto sul vivo, decide di travestirsi da donna (con risultati ignobili) e di aggirarsi per Whitechapel alla ricerca del maniaco. Maniaco sì, fesso no: il travestimento di Holmes è talmente terribile che viene riconosciuto immediatamente dall’assassino, che prudentemente gli gira al largo. Purtroppo per lui la Regina ha deciso di usare le maniere forti, allestendo una squadra di servizi segreti che riesce, in seguito a un lavoro di indagine su vecchi casi di omicidio, a intuire la sua vera identità. Ma cosa farne, una volta preso? Rendere pubblica la sua identità è da escludere, poiché viene da una famiglia nobile, quanto a giustiziarlo a sangue freddo non se ne parla, Lestrade è del tutto contrario a ciò. Esiste però una terza possibilità: degli scienziati hanno messo a punto una macchina del tempo in grado di inviare oggetti e animali nel futuro, anche se non è in grado di fare il procedimento inverso… potrebbe funzionare con gli esseri umani! Ecco la soluzione, mandare Jack lo Squartatore in una zona isolata della Toscana del 1950! Che colpo di genio! Ma Holmes e Watson, invitati a questa strana “esecuzione”, combinano un pasticcio e si ritrovano nel bel mezzo del Carnevale di Venezia del 1966, scoprendo che il mostro di Londra ha parso il pelo ma non il vizio, diventando il mostro di Firenze. Toccherà ai due, nonostante tutto, mettersi sulle sue tracce e porre fine ai suoi terribili delitti.
Se l’intento era quello di scrivere una parodia l’autore ha mancato il bersaglio di parecchio. Siamo anni luce da Un samba per Sherlock Holmes o da Senza indizio. I personaggi non hanno spessore, sono poco credibili e risultano alquanto fastidiosi, almeno per la prima parte del libro. Giunti nella Venezia del 1966, infatti, i due cambiano radicalmente, ma nonostante tutto rimangono piuttosto inconsistenti. Manca quella verve capace di stimolare la risata, e la trovata del testicolo (oltre che di cattivo gusto) stanca già la seconda volta. Se l’intento era quello di creare una realtà alternativa, in cui i due vengono catapultati nel futuro per inseguire lo Squartatore, direi che si è persa un’occasione. L’idea di base potrebbe essere vincente, ma in quel caso Holmes e Watson dovrebbero essere canonici e il tenore dovrebbe essere serio e drammatico.
In definitiva, questo romanzo scritto per scommessa nel 1996 da Piero Paciaroni non convince. Per chiunque volesse reperirlo, è stato stampato nel 2009 da Edizioni Simple ed è disponibile negli store online.
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