giovedì 16 ottobre 2014

L'avventura dei tre matti

Febbraio 1916. Il dottor Watson e Sherlock Holmes vengono convocati al Foreign Office da Mycroft Holmes per un incarico ad alto rischio, che potrebbe cambiare le sorti della guerra in corso: fermare una volta per tutte Von Bork. La spia tedesca ha rubato una formula da uno scienziato ungherese, un bacillo in grado di eliminare l'intera coltivazione di sauerkraut della Germania! Holmes e Watson sono costretti a partire immediatamente per l'Africa, dove incontreranno nientemeno che Mowgli, il ragazzo cresciuto coi lupi...





Chiariamo subito: si tratta di una parodia. L'autore è Philip Josè Farmer (1918-2009), prolifico scrittore di fantascienza da sempre amante sherlockiano. La stesura originale di questo breve romanzo era intitolato L'avventura del Pari senza nobiltà (The Peerless Peer, 1973) e fu pubblicata dalla Aspen Press in edizione limitata a duemila copie, e già nel 1974 fu ristampato in edizione economica. In questa versione Holmes e Watson incontravano Lord Greystoke, vale a dire Tarzan, ma la vedova Burroughs (del defunto creatore di Tarzan) vietò la ristampa del romanzo fino al 1999, anno in cui cessava il copyright. Nel 1983 fu chiesto all'autore un nuovo romanzo, perciò decise di riscriverlo sostituendo il personaggio di Tarzan con quello di Mowgli (creato da Rudyard Kipling ne Il libro della giungla) ormai adulto e civilizzato, ed è la versione stampata in Italia all'interno del volume La grande avventura (Rizzoli, 1989).
Come detto si tratta di una parodia, perciò inevitabilmente può suscitare reazioni molto diverse in ogni lettore. Ci sono quelli che grideranno allo scandalo, perché Holmes e Watson non devono essere dissacrati, così come ci sono coloro che, senza prendersi troppo sul serio, faranno una bella risata immaginando la faccia di Watson di fronte alle nudità di Mowgli (il che mi fa venire in mente una scena di Frankenstein Junior) o alla strategia di Holmes per liberarsi dalle api africane...
Ciò detto, va precisato che non si tratta di una parodia memorabile, che non merita un posto nel ripiano più in vista della vostra libreria, ma se doveste trovare il libro su una bancarella dell'usato, beh... perché no?


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