lunedì 17 novembre 2014

L'avventura del viaggiatore integrale

Se la caduta del professor Moriarty alle cascate di Reichenbach non fosse stata fatale, e il Napoleone del crimine non fosse morto in quella circostanza, ma avesse continuato a ideare ingegnosi crimini servendosi di una sua invenzione: una macchina del tempo? Ciò significa che una serie di eventi passati e futuri potrebbero essere stati modificati dal malvagio professore... ma quali? La risposta potrebbe risolvere un enigma che affascina gli studiosi da secoli: chi è il misterioso terzo sicario del Macbeth?





In questo racconto di Anne Lear, il professor Moriarty non muore alle cascate di Reichenbach, ma con l'aiuto del colonnello Moran torna in patria e si nasconde all'interno di una comunità scientifica, dove mette a punto una straordinaria invenzione: una macchina per viaggiare nel tempo. Il sogno di qualunque ladro, avere la possibilità di rubare tesori inestimabili attraverso i secoli...
Ma qualcosa va storto, la macchina si rompe e Moriarty si trova faccia a faccia con William Shakespeare nel bel mezzo del Macbeth! Grazie alla sua buona memoria, il professore interpreta il ruolo del terzo sicario, ma se prima di allora non esisteva, allora chi ne ha scritto le battute?
Il racconto è breve ma efficace, scritto nel 1978 e pubblicato per la prima volta in Italia nel volume Asimov - Il problema marziano (SIAD edizioni, 1985), e poi ristampato in Sherlock Holmes nel tempo e nello spazio (Mondadori, 1990).

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